“Gli scienziati si formano oggi leggendo libri scritti, per i giovano studenti, da altri scienziati. A differenza di tutti gli “umanisti” che si vergognerebbero a confessare di non aver mai letto Dante o Shakespeare o Dostoevskij, nessun fisico e nessun biologo ha l’obbligo o il dovere morale di leggere direttamente i testi dei grandi classici della fisica o della biologia. Alcuni, spesso in età molto matura, li leggono ma questo non è affatto indispensabile e, dopo le letture fatte in un buon liceo, si può arrivare al Nobel senza aver mai aperto un testo scientifico anteriore agli ultimi vent’anni.”