Per cominciare bene il nuovo anno

Margherita Venturi

Cara lettrice e caro lettore,

anche se rischio di essere ripetitiva, desidero aprire l’editoriale di questo primo numero del 2025 ribadendo alcuni doverosi ringraziamenti (che per me non sono mai troppi):

al nostro Presidente Onorario e Presidente SCI, prof. Gianluca Farinola, per la sua grande attenzione alla nostra rivista e alla didattica;

ai vice-direttori, gli amici Eleonora Aquilini e Giovanni Villani, per il loro supporto nella gestione della rivista;

al Comitato di Redazione, per il suo impegno nel difficile compito di reperire articoli e contributi, Comitato che si è arricchito di tre nuove presenze, Leonardo Anatrini che contribuirà alla rubrica Pagine di Storia, e due giovanissimi, Carmine Iorio e Giulia Quaglia, che cureranno i rapporti con gli studenti riportando la loro voce; a loro va il mio benvenuto;

allo staff della CLUEB, la nostra casa editrice, per la gentile sopportazione di tutte le mie paranoie e pignolerie;

al Comitato Scientifico, che, oltre a sorvegliare la qualità e il rigore di quanto viene pubblicato, spesso ci allieta con contributi e articoli;

al futuro Presidente SCI, Prof. Luigi Mondello, per i suoi preziosi commenti volti a migliorare la qualità grafica della rivista, ma non solo;

agli autori dei contributi passati, presenti e futuri (e così mi metto avanti con il lavoro!)

e, last but not least,

ai lettori che, spero, siano sempre più soddisfatti del nostro lavoro e diventino sempre più numerosi.

Assolto questo compito (per altro graditissimo), dimentico per una volta la situazione ambientale, economica, politica e sociale veramente difficile che stiamo vivendo, sia a livello nazione che globale, e mi concentro sulla nostra rivista che, al contrario del pianeta Terra e dei viaggiatori che trasporta, sembra vada proprio alla grande.

Questo primo numero è, infatti, ricchissimo di rubriche e contenuti.

Per quanto riguarda la Scuola Superiore c’è solo l’imbarazzo della scelta: da un articolo di storia ed epistemologia, che ci fa entrare nel magico mondo delle arie di Hales, Black, Priestley, Cavendish, Scheele e Lavoisier, a ben tre attività sperimentali, tutte all’insegna della sostenibilità sia nell’ambito della chimica organica che dell’elettrochimica.

Poi, come prassi consolidata da un po’ di tempo, continua l’attenzione per la Scuola Primaria con la proposta di un percorso didattico sui miscugli in grado di stendere ponti con altri aspetti della chimica di interesse per i più piccoli.

Se questi contributi hanno una ricaduta immediata in ambito scolastico, ce ne sono altri che definirei a più ampio respiro, ma ugualmente di grande interesse.

La rubrica Keywords, nel tentativo di trovare l’anello mancante fra le molecole e le cellule, ci fa fare un viaggio nel mondo della complessità. Nelle Pagine di Storia impariamo a conoscere il chimico Raffaele Piria, che ha dedicato buona parte della sua vita professionale a studiare la salicina e che, quindi, in qualche modo ha aperto la strada alla sintesi dell’aspirina.

Ma non è finita qui, perché troverai anche un contributo che riguarda l’approccio che dovrebbe essere utilizzato nell’attuale ricerca scientifica, soffermandosi sul significato di interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare, e un altro ancora, in cui viene affrontato il controverso e difficile rapporto fra scienza, società e politica, evidenziato dall’emblematica figura di Irène Joliot-Curie.

Infine, nelle News scopri cosa sono gli ecomusei e di cosa tratta il libro “Antiscienza e Salute – Come difendersi da fake news e infodemia”, presentato in Senato lo scorso 19 febbraio.

Quindi, in questo numero trovi non solo materiale da spendere in classe, ma anche materiale di arricchimento personale che potrai, comunque, usare per un confronto con i tuoi studenti, e ti prometto che i prossimi numeri della nostra rivista non saranno da meno.

Ora cambio cappello e metto quello di Presidente, appena eletto, della Divisione di Didattica della SCI, per ricordarti le possibilità che la Divisione ti offre e che non dovresti lasciarti sfuggire: le due Scuole di Didattica “U. Segre” e “G. Del Re”, organizzate annualmente e ormai ben consolidate, e il Congresso Nazionale. Tutte le informazioni verranno pubblicate a breve nel sito della Divisione e verranno mandate per posta elettronica ai suoi iscritti (un buon motivo per diventare nostro socio).

Mi piacerebbe che sempre più docenti partecipassero a queste attività, anche se devo dire, con grande preoccupazione, che i tanti che ho incontrato l’anno scorso e nei primi mesi di quest’anno mi sono sembrati delusi e veramente molto stanchi. Nonostante siano tutti docenti molto motivati, o forse proprio per questo, sono delusi dalla scuola, che da luogo di cultura e formazione si sta trasformando in un’azienda sommersa dalla burocrazia, e stanchi per le molte incombenze a cui devono far fronte e che molto spesso hanno poco a che fare con il compito di docente.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che è sempre più difficile entrare in sintonia con i ragazzi, disorientati dai due anni di COVID, i cui strascichi si sentono ancora, e distratti da questa società regno dei social e delle fake news.

Io, però, chiedo con forza ai docenti di non lasciarsi sopraffare dalle difficoltà, perché il loro lavoro, o meglio la loro missione, è troppo importante e di non perdere l’entusiasmo, perché i loro insegnamenti lasceranno comunque un segno indelebile negli studenti. Ce lo dice Madre Teresa di Calcutta con queste bellissime parole:

Insegnerai a volare, ma non voleranno il tuo volo.

Insegnerai a sognare, ma non sogneranno il tuo sogno.

Insegnerai a vivere, ma non vivranno la tua vita.

Ma in ogni volo, in ogni sogno e in ogni vita,

rimarrà per sempre l’impronta dell’insegnamento ricevuto.

Buon lavoro e buona lettura


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