Per tornare a “lavorare” dopo la pausa estiva:
idee da sfruttare e informazioni da ricordare
Margherita Venturi
Cara lettrice e caro lettore,
con questo numero riprendiamo il formato tradizionale della nostra rivista con molte delle sue solite rubriche.
Troverai, infatti, un percorso laboratoriale per la scuola dell’infanzia, che può costituire un valido ponte di raccordo con la scuola primaria, un contributo in cui si descrive una metodologia didattica, messa a punto dall’Ateneo di Palermo, per formare i giovani docenti universitari e aiutarli a predisporre lezioni efficaci e motivanti per gli studenti e un progetto di ricerca molto strutturato e dettagliato, che apre a risvolti didattici particolarmente interessanti tutti da esplorare. E poi, ancora, potrai leggere, nella rubrica Keywords, l’intrigante tema della connessione fra ordine e caos, in quella della transizione ecologica, un’analisi critica della Missione 2 del PNRR, nelle pagine di storia, uno studio risalente al 1911 per identificare la struttura del componente principale dell’olio essenziale di Santolina camaecyparissus e nelle News due notizie, una buona e una cattiva. La notizia buona è legata alla nascita, in ambito SCI, del Gruppo Interdivisionale di “Epistemologia e Storia della Chimica”, il cui obiettivo è quello di promuovere il valore delle riflessioni epistemologiche e storiche in Chimica e, più in generale, nella scienza, mentre quella cattiva riguarda la recente scomparsa di Ermanno Niccoli che, oltre ad aver contribuito allo sviluppo di questa rivista, è stato un appassionato docente di Chimica e un grande sostenitore dell’approccio interdisciplinare per l’insegnamento di questa disciplina.
Il numero si chiude con botte e risposte fra un nostro lettore e gli autori di due contributi apparsi nel n. 3 del CnS di quest’anno.
Prima di augurarti come al solito buona lettura, questa volta ci tengo a dare alcune informazioni “di servizio”.
La prima riguarda il fatto che dal 10 al 13 novembre 2024 si svolgeranno ad Abano Terme in maniera congiunta la Scuola di Ricerca Educativa e Didattica Chimica “Ulderico Segre” e la Scuola Nazionale di Didattica della Chimica “Giuseppe Del Re”, organizzate ogni anno dalla Divisione di Didattica della SCI (http://www.soc.chim.it/it/divisioni/didattica/home).
La decisione di integrare le due scuole nasce dalla volontà di favorire e potenziare l’interazione fra tutti gli attori coinvolti nel processo di insegnamento/apprendimento della Chimica e dal fatto che il tema selezionato per il 2024, “I concetti fondanti della Chimica: passato, presente e futuro” è di grande rilevanza sia per la scuola secondaria di secondo grado che a livello universitario.
Come è evidenziato dal programma e dagli abstract dei seminari e dei laboratori teorici e pratici (https://www.soc.chim.it/sites/default/files/users/sci_didattica/Locandina_%20Segre_Del%20Re_2024_def.pdf), in questa edizione si parlerà di alcuni concetti fondamentali della Chimica dal punto di vista epistemologico, storico e didattico, ma si parlerà anche degli sviluppi attuali e delle prospettive future di questa disciplina sia per quanto riguarda la ricerca che l’aspetto culturale ed educativo.
Anche se l’iscrizione è a numero chiuso, per permettere un’efficace fruizione delle attività previste dal programma, i docenti impossibilitati a partecipare, a conclusione delle due scuole, potranno ugualmente ascoltare le lezioni e scaricare le presentazioni dei relatori dal sito della Divisione di Didattica, nel quale, come da prassi consolidata, il materiale didattico prodotto e sviluppato nell’ambito della divisione viene messo a disposizione di chiunque sia interessato (indipendentemente dal fatto che sia socio SCI).
La seconda informazione riguarda la recente pubblicazione del libro I tanti volti della Chimica – Percorsi innovativi per insegnarla a comprenderla, edito dalla CLUEB di Bologna (https://clueb.it/libreria/strumenti/i-tanti-volti-della-chimica/); a settembre sarà disponibile anche la versione e-book.
Il testo è nato per rispondere alla contingente situazione legata a due fatti: l’attivazione di svariati corsi di didattica della Chimica, inseriti nel percorso curricolare degli studi in Chimica o in ambiti affini e la rinascita di un percorso istituzionale di formazione dei docenti in ingresso nella scuola secondaria, dopo la felice (ma bruscamente interrotta) esperienza delle SSIS e i meno felici esperimenti dei TFA e dei PAS.
L’auspicio dei curatori è che questo testo possa non solo offrire supporto ai titolari e ai frequentatori dei corsi di didattica della Chimica, sia entro i percorsi curriculari che entro i percorsi di formazione insegnanti di recente istituzione, ma anche far conoscere i contributi elaborati dal settore di ricerca didattica, pedagogica, epistemologica e storica applicata alla Chimica e alle scienze.
Infine, ricordo (e questa è l’ultima informazione) che a breve ci saranno le votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo della Divisione di Didattica; le candidature verranno presentate durante l’Assemblea della Divisione, che si terrà nell’ambito del Convegno della SCI, ma tutti gli iscritti verranno adeguatamente informati. L’esortazione che mi sento di fare ai docenti di scuola, che spesso disertano queste elezioni, è quella di votare per far sentire la loro voce, voce che sarà sempre più importante quanti più docenti di scuola saranno iscritti alla Divisione. Secondo me dovremmo arrivare ad avere un perfetto equilibrio fra docenti di scuola e docenti universitari perché solo così ci potrà essere un equo scambio di opinioni e una proficua collaborazione per migliorare la formazione dei nostri studenti a tutti i livelli educativi.
Alla prossima